29 settembre 2019

Trail delle Grigne Sud, fatica e suggestioni. E già si guarda al 2020!

Luca Arrigoni scalza dal primo gradino del podio Danilo Brambilla. E in campo femminile Cecilia Pedroni si conferma
La terza edizione del Trail delle Grigne Sud, in scena sabato 28 settembre a Mandello, ha visto quasi 300 atleti impegnati sul versante meridionale delle Grigne.
La gara regina, il TGS Extreme, ha visto 126 atleti portare a termine un percorso duro, arduo ma anche estremamente suggestivo, della lunghezza di 41 chilometri per ben 3.600 metri di dislivello.
L’edizione di quest’anno ha avuto un assoluto dominatore in Luca Arrigoni. Il corridore della “Serim” si è posto subito al comando, facendo immediatamente selezione e guadagnando a ogni rilevamento cronometrico, fino a concludere la sua fatica in 5 ore 6 minuti e 6 secondi, con ben 15’ di vantaggio sul campione uscente Danilo Brambilla (“Falchi Lecco”).
Terza posizione per Federico Arrigoni Marocco (“Cs Cortenova”) partito con più circospezione e 5° al primo intermedio, ma andato poi in progressione fino a guadagnarsi il gradino più basso del podio a 44’ dal vincitore.
Lorenzo Beltrami, vincitore della gara Sprint, in discesa verso il traguardo.
Tra le donne l’albo d’oro non cambia: Cecilia Pedroni (“Serim”) coglie la sua terza vittoria consecutiva su un percorso che sembrava calibrato a pennello per le sue caratteristiche: mai in difficoltà, la Pedroni è riuscita a guadagnarsi la top 10 assoluta in 6 ore 24’08”, staccando la seconda, Maria Piera Poletti (Organizzazione Sportiva Alpinisti) di 48’10”. Terza Simona Checcucci a 53’.
Lotta più accesa nella gara Sprint di 21 chilometri (per 1.750 metri di dislivello), dove il campione uscente Lorenzo Beltrami (“Falchi Lecco”) ha preso subito il comando delle operazioni, accumulando il suo vantaggio nella parte centrale della corsa, fino a chiudere in 2 ore 10’42” davanti all’altro grande favorito della vigilia,  Andrea Rota, staccato di 7’. Terza posizione per il compagno di colori del vincitore, Filippo Ugolini, a 8’.
A Marta Cereda (Gruppo escurs. Falchi olginatesi) la gara femminile in 2 ore 54’16”, con 2’21” sulla rumena Vasilica Nastrut (Team Pasturo) e 18 su Elena Caliò, anche lei targata Team Pasturo. Al traguardo sono giunti in 113 su 126 partiti per quanto riguarda il TGS Extreme  e in 160 su 163 partiti per il TGS Sprint.
“L’edizione di quest’anno - commentano gli organizzatori - è stata sicuramente la più dura delle tre fin qui svoltesi. Nelle prime ore del mattino un violento scroscio di pioggia ha reso il tracciato, già di per sé impegnativo, ancora più ostico, poiché viscido e scivoloso. L’attenzione richiesta, soprattutto durante le discese, era quindi molto alta e non sono mancate scivolate sul fango”.
“In  particolare - aggiungono - un runner lecchese è caduto nei pressi del rifugio Bietti-Buzzi, ha proseguito per un po’ di chilometri fin quasi al rifugio Elisa, dove però il medico ha deciso di fermarlo, visto il dolore al torace, e di portarlo con l’eliambulanza all’ospedale di Lecco. Anche un altro concorrente è stato soccorso con l’elicottero nei pressi della Gardata, dopo una caduta che gli è costata una distorsione al ginocchio. Nulla di grave, tuttavia, per i due atleti, che saranno però costretti a un riposo forzato nelle prossime settimane”.
In definitiva una giornata impegnativa in tutti i sensi, ma di grande soddisfazione per i finisher.
I ringraziamenti vanno alle squadre del Soccorso alpino di Lecco intervenute tempestivamente nei momenti critici, oltre che ai Comuni di Mandello, Abbadia Lariana e Lierna toccati dal tracciato. Fondamentale, poi, per il successo della manifestazione il lavoro dei 140 volontari che hanno dato un apporto eccezionale e dei numerosi sponsor che hanno reso possibile l’effettuazione dell’evento, già lanciato verso la prossima edizione del 2020.

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