11 aprile 2020

La Protezione civile dell’Ana a Bergamo: “Qui, in prima linea e senza paura”

Il mandellese Oscar Ongania: “E’ la Pasqua più bella e più utile della mia vita. Facciamo di tutto pur di renderci utili”
(C.Bott.) Sono partiti questa mattina in dieci, destinazione l’ospedale da campo allestito dall’Ana a Bergamo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. E rimarranno nella città orobica per una settimana per la prima di quattro tappe che li vedrà mobilitati anche tra il 26 aprile e il 3 maggio e in altri due successivi turni, fino al prossimo luglio.
Loro sono le penne nere della Protezione civile dell’Ana di Lecco, già in queste ore all’opera per eseguire vari lavori di montaggio e manutenzione, svolgere mansioni di carico e scarico delle merci, dedicarsi alla pulizia dei bagni e alla disinfestazione, in attesa di dedicarsi - a partire da domani - alla logistica.
Con loro, accampati a un paio di chilometri dall’ospedale, vi sono dieci alpini dell’Ana di Brescia e altrettanti della sezione di Varese. E tra loro vi è Oscar Ongania, mandellese. “Da questa notte - ci dice da Bergamo - a gruppi di quattro per squadra inizieremo i lavori veri e propri di allestimento dell’ospedale da campo e in particolare della guardiola all’esterno della struttura. Misuriamo la febbre a tutti e sistemiamo i magazzini allestiti dall’Ana. Insomma, facciamo un po’ di tutto pur di renderci utili”.
“I turni in ospedale saranno di otto ore per squadra - aggiunge - così da coprire con i volontari delle tre sezioni tutte le 24 ore della giornata”.
Ad oggi i pazienti affetti da Covid-19 e ricoverati presso quella struttura sono 36 e uno è stato dimesso in mattinata.
“E’ la Pasqua più utile e per questo più bella della mia vita - dice ancora Oscar - No, non possiamo avere tutti paura, altrimenti saremmo rimasti tutti chiusi dentro le nostre case. E gli alpini vogliono essere sempre in prima linea”.
Infine un’annotazione: “Oggi alla mensa dell’Ana sono venuti a mangiare con noi medici e infermieri e il personale sanitario di Emergency. Un grande onore per me e per tutti noi alpini…”.

Nessun commento:

Posta un commento