10 aprile 2020

Una colomba per ogni alpino. E per altre realtà che stanno sfidando il coronavirus

Il presidente sezionale Marco Magni: “Grazie di cuore per questo gesto generoso compiuto da chi vuol contribuire a tenere alto il morale anche con una fetta di dolcezza”
Un bilico di colombe pasquali destinate agli iscritti all’associazione è stato scaricato questa mattina dagli alpini della Protezione civile dell’Ana di Lecco. Sono state inviate, come annunciato nella serata di ieri dal nostro blog in riferimento al gruppo Alpini di Mandello, dal Gruppo Bauli di Verona per omaggiare le penne nere che tanto si stanno prodigando in questa emergenza.
“Quando me l’hanno detto non ci credevo - dice il presidente sezionale, Marco Magni - Non mi capacitavo della quantità, ma poi ho capito il gesto generoso di chi vuole contribuire a tenere alto il morale anche con una fetta di dolcezza! Ringrazio la Bauli per questo atto di grande generosità, che verrà sicuramente gradito da ogni singolo alpino, che è a casa e che sta dando una mano, che è sul campo o magari è malato. Grazie, grazie, grazie!”.
Nei giorni scorsi la sezione Ana di Lecco aveva fatto da tramite per una donazione simile, sempre da parte della stessa società alimentare veronese, nei confronti della Caritas ambrosiana di Lecco.
“Tutto è nato dall’amico Antonio Rossi, alpino lecchese, ex grande campione di canoa e politico in Regione Lombardia - spiega Emiliano Invernizzi, coordinatore dell’operazione per conto del’Ana - il quale ci aveva messo in collegamento con la Bauli, consentendoci così di organizzare questa donazione per le realtà in difficoltà seguite dalla Caritas diocesana”.
“Dopo qualche giorno - aggiunge - è arrivata questa gradita e inattesa sorpresa. Le colombe pasquali non raggiungeranno solo gli alpini della sezione, ma saranno donate anche a realtà meritorie e bisognose che, in questo periodo, si stanno prodigando per la popolazione nella lotta contro il coronavirus”.
"In questo periodo - conclude Invernizzi - ogni gesto gentile e generoso è importante, anche il più semplice, ed è un mattone per ricostruire il nostro futuro quando, onorati coloro i quali stiamo perdendo, ci rimboccheremo le maniche per aiutarci a vicenda e, insieme, andare avanti".

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