12 giugno 2020

Abbadia agli alunni di quinta elementare e terza media: “Bravi, ve la siete cavata benissimo”

Al campo sportivo la cerimonia di fine anno scolastico. Tanti sorrisi dietro le mascherine e la consegna dei “diplomi”
di Claudio Bottagisi
Tanti sorrisi, nascosti dietro le mascherine ma rivelati dagli occhi. E tanti sguardi “accesi”, quelli degli alunni di Abbadia Lariana di quinta elementare e terza media dell’Istituto comprensivo statale “Alessandro Volta”, riuniti dal Comune e dall’associazione “Fuoriclasse” al campo sportivo per il congedo dall’anno scolastico 2019-2020.
Tanti sorrisi, certo. Non soltanto delle ragazze e dei ragazzi dell’ultimo anno della primaria e della secondaria di primo grado, ma anche dei loro genitori e delle loro insegnanti. E sorrisi non di circostanza ma autentici, perché ritrovarsi dopo oltre tre mesi di lockdown e di didattica a distanza, sicuramente preziosa ma pur sempre nel chiuso di una stanza e davanti a un pc, ha significato tanto. Per gli alunni (in totale una quarantina quelli ritrovatisi oggi pomeriggio come detto al campo sportivo) e per gli adulti, fossero appunto genitori o docenti.
Per tutti, indistintamente, anche una bella dose di emozione, unita alla consapevolezza che si chiude un anno scolastico assolutamente inedito, senza il suono dell’ultima campanella, senza abbracci tra compagni e senza strette di mano ma con nuove regole da rispettare, a tutela della salute di tutti.
L’ha ricordato, aprendo la cerimonia, il sindaco. “Quanto è accaduto ha stravolto anche le vostre vite come quelle di tutti noi - ha detto Roberto Azzoni rivolgendosi direttamente ai ragazzi - Adesso inizia un nuovo modo di vivere e di socializzare, perciò è bello tornare a rivedersi, pur se in modo un po’ diverso”. “E ciò che è successo - ha aggiunto - lo ricorderete per tutta la vita”.
Anche il dirigente scolastico Luisa Zuccoli ha sottolineato nel suo indirizzo di saluto che “inizia un’estate che chiede a tutti nuove regole di convivenza”. Ma per gli alunni si apre anche l’estate che li porterà tra i banchi di una nuova scuola. Non più le elementari per le ragazze e i ragazzi di quinta, non più la secondaria di primo grado per quelli di terza media. “Per tutti voi - ha detto la professoressa Zuccoli - si tratta di un passaggio importante verso l’ignoto. Ma non dovete spaventarvi, perché è stato così anche lo scorso 23 febbraio, quando dall’oggi al domani abbiamo dovuto conoscere un ignoto che nessuno aspettava. Eppure ve la siete cavata molto bene, come del resto i vostri insegnanti e i vostri genitori”.
“Questo vi fa capire - ha aggiunto la dirigente - che si possono affrontare anche situazioni diverse e difficili”.
Poi un pubblico riconoscimento alla tenacia e alla perseveranza dell’associazione Fuoriclasse “per aver fortissimamente voluto questa cerimonia di fine anno scolastico”, dopodiché è stato il turno di Samuele Colombo, sindaco dei ragazzi di Abbadia Lariana, affiancato nell’occasione dai tre rappresentanti di terza media nel consiglio comunale dei ragazzi eletto a fine dicembre dello scorso anno.
“E’ stato un momento difficile - ha ammesso Samuele, 13 anni il prossimo inizio luglio - ma da questa lezione abbiamo imparato tanto e di questi insegnamenti dovremo fare tesoro”.
Qualche riflessione sulla didattica a distanza, poi è toccato a Katia Conti, presidente dell’associazione “Fuoriclasse”, ricordare agli alunni che “questa esperienza è servita per conoscervi meglio e per farci capire quanto in realtà vi sia mancata la scuola”.
Ma non solo. “Abbiamo e avete anche compreso - ha sottolineato - quanto sia importante il valore della libertà e questa lezione la porteremo dentro di noi per sempre”.
A tutti gli alunni di quinta il Comune ha poi fatto dono della Costituzione italiana raccontata e spiegata da Geronimo Stilton, mentre a ragazze e ragazzi di terza media sono stati consegnati tre opuscoli sul territorio lariano. Per tutti, anche il simbolico diploma.
A intrattenere ancora per alcuni minuti i loro alunni sono state successivamente le insegnanti Silvana Mandelli, Lina Mangioni e Patrizia Gallo. Qualche altro saluto, quindi la consegna da parte dei genitori alle maestre Marisa, Patrizia, Anna, Monica e Lina di un cartellone con una serie di frasi e il “grazie” per il sostegno sempre assicurato ai loro ragazzi. Infine un ultimo hip hip urrà “chiamato” da Samuele e l’arrivederci a settembre. Non davanti a un computer ma tra i banchi.


1 commento:

  1. Il grande coraggio è determinazione di voi insegnanti......siete esempi per noi tutti ❤️

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