09 giugno 2021

Morire a 20 anni. Don Marco: “Lierna ha avvolto quella ragazza nel calore di una grande famiglia”

Il parroco dopo la tragedia di ieri alla stazione ferroviaria del paese: “E’ impossibile trovare un contrappeso di consolazione a una scomparsa così impietosa, alla fine della giovinezza, della tenerezza e della bellezza”



(C.Bott.) “Una notizia più brutta non poteva giungermi. Ero appena tornato dal mio paese in Valsassina e mi stavo preparando per celebrare il funerale del caro Claudio Cattaneo quando mi è stato chiesto se era vero che era accaduta quella disgrazia. Mi sono subito rivolto a una fonte sicura e purtroppo ho avuto la conferma che si trattava di una giovanissima donna. Mi dispiace non essere riuscito a darle una benedizione sul posto, ma ne ho fatto menzione accorata e sofferta all’inizio dell’omelia del rito funebre e i fedeli presenti, numerosi, si sono lasciati coinvolgere non tanto in una preghiera formale quanto nell’offerta del dolore e dell’amore per quella persona, alla quale abbiamo iniziato tutti a voler bene ancor prima di conoscerne il nome e la provenienza”.

Suggerisce una serie di riflessioni, a don Marco Malugani, la tragica morte della ragazza ventenne che nel primo pomeriggio di ieri ha perso la vita travolta da un treno a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Lierna.

E’ comprensibilmente scosso, il parroco, per quanto accaduto. Lo zainetto lasciato sulla panchina sotto la pensilina, poi i binari attraversati proprio mentre sopraggiungeva il treno. Un dramma difficile da spiegare.

“Ho celebrato la messa anche in suffragio di quella ragazza - dice il sacerdote - accompagnandola all’incontro con il Signore e ricordando le parole di San Tommaso d’Aquino: L’Eucaristia è il mirabile documento dell’immenso amore di Dio per noi”.

Scuote se possibile ancora di più, una morte così atroce, se avviene a pochi passi da casa. E don Marco lo conferma: “Tutti abbiamo pensato subito alla famiglia di quella ragazza, certo senza la pretesa di riuscire a darle conforto ma soltanto sussurrandole che abbiamo cercato di avvicinarci al mistero della morte della loro cara figlia, sorella, nipote con il silenzio, con l’affetto e con la preghiera. Perché è impossibile trovare un contrappeso di consolazione a una morte così impietosa, alla fine della giovinezza, della tenerezza e della bellezza”.

“Lierna però non l’ha lasciata sola - aggiunge don Marco - e anzi l’ha avvolta nel calore di una grande famiglia. Sì, ciascuno di noi si è stretto attorno a lei e appunto ai suoi familiari in un grande ideale abbraccio”.

Don Marco Malugani, parroco di Lierna.


Poi altre riflessioni: “A Lierna le giornate sono scandite dal regolare passaggio dei treni. La chiesa parrocchiale si trova a poche decine di metri dalle rotaie e invita chi viaggia a pensare al Signore. Così capitava a me, quando spesso viaggiavo. Sul treno c’è tanta vivacità, evidenziata soprattutto dalla fiumana di giovani studenti. Ma quanta fragilità e quante infelicità, nascoste spesso dalla volgarità! Per alcuni anni in periodo di Avvento e in Quaresima mi sono recato tutti i venerdì mattina alle 7 in stazione per recitare le preghiere con i giovani. E durante le processioni facciamo sempre una sosta di preghiera sul piazzale della stazione. Domenica scorsa, festa del Corpus Domini, dal sagrato della nostra chiesa di Sant’Ambrogio abbiamo rivolto al Signore una preghiera particolare proprio per chi viaggia in treno, poi ho impartito la benedizione con il Santissimo Sacramento”.

Dal parroco di Lierna, quindi, un’ultima riflessione: “Mi sembra importante non perdere neppure la più piccola occasione per affidare questa provvidenziale quanto a volte problematica realtà dei treni all’ultimo verso del Paradiso e della Divina Commedia, ossia all’amor che move il sole e l’altre stelle”.

1 commento:

  1. Per questi problemi risolvibili,un divisorio tra i binari, cosi come già in dotazione all'estero, in questo modo l'obbligo di prendere il sottopasso. 😏

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