29 marzo 2023

Padre Georg: “Non pochi cardinali avrebbero vissuto bene se Angelo Scola fosse diventato papa”

L’ex segretario particolare di Joseph Ratzinger: “Non posso dire di essere stato amico dell’arcivescovo di Milano, ma a lui mi legano una grande simpatia personale e una profonda stima

In questa e nelle altre immagini il cardinale Angelo Scola in visita a Varenna nel giugno 2013.
 
(C.Bott.) “Credo che non pochi cardinali avrebbero vissuto bene se Angelo Scola fosse stato pontefice”. A dirlo è padre Georg Gänswein, per lunghi anni segretario particolare di Joseph Ratzinger. E a scriverlo è il Corriere della Sera in un’intervista a firma Giampiero Rossi pubblicata in occasione della presentazione alla libreria Mondadori a Milano del libro Nient’altro che la verità - La mia vita al fianco di Benedetto XVI scritto con il giornalista Saverio Gaeta.
Alla domanda se lui avrebbe gradito l’elezione a papa dell’allora arcivescovo di Milano, come noto figlio della terra lecchese (è nato a Malgrate, dove suo fratello Pietro fu stimato sindaco, il 7 novembre 1941), da luglio 2017 arcivescovo emerito del capoluogo lombardo, padre Georg risponde: “Io non posso dire di essere stato amico del cardinale Scola, ma a lui mi legano una grande simpatia personale e una profonda stima”.
E sul rapporto tra papa Benedetto e Angelo Scola, oggi residente a Imberido di Oggiono, afferma: “Mi vengono in mente le due visite ufficiali che Ratzinger fece a Scola durante il suo pontificato. La prima fu a Venezia, dove Scola era patriarca, nel maggio 2011. L’accoglienza fu straordinaria e poi si notava già la simpatia umana e la sintonia teologica tra il Papa e il Patriarca. Si conoscevano da tempo e a quel punto si ritrovarono in una bella armonia. Per descriverla, mi viene in mente l’immagine di una barca a vela sospinta da una buona brezza”.

 
L’altra visita a cui monsignor Gänswein fa riferimento è quella avvenuta a Milano nel 2012. “Fu in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie - ricorda l'arcivescovo tedesco - Erano le stesse due persone, anche se il cardinale aveva cambiato ruolo e città e ricordo benissimo di averli visti felici quando sono entrati nello stadio di San Siro gremito”.
Poi un riferimento al conclave del 2013 seguito alle dimissioni di papa Ratzinger e la domanda se sarebbe stato contento se la scelta dei cardinali fosse caduta sull’arcivescovo di Milano. “Al di là della mia stima e simpatia personale - risponde l’ex segretario di Benedetto XVI, classe 1956 - lei capisce che ogni mia frase potrebbe essere interpretata come una manifestazione negativa nei confronti dell’attuale pontefice. E a Santa Marta c’è grande sensibilità…”.
 

Il cardinale Angelo Scola accanto a don Marco Malugani, parroco di Lierna.

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