25 marzo 2020

Luigi Gasparini e la grande solitudine: “Vinciamo gli egoismi e rompiamo gli indugi”

Luigi Gasparini
(C.Bott.) A inizio marzo i primi sintomi della malattia e dopo qualche giorno il trasporto in ambulanza al “Mandic” di Merate. Gli esami del caso e, dopo alcune ore, il rientro nella sua abitazione di Brivio con la diagnosi di polmonite batterica e le cure. Dopo alcuni giorni, però, il ricovero all’ospedale di Lecco e ieri il ritorno a casa.
Luigi Gasparini, presidente della Cooperativa “Solleva” che opera nel Meratese nel campo della promozione sociale e culturale e che si prefigge di promuovere la solidarietà attraverso iniziative rivolte a persone svantaggiate, ha vissuto in prima persona l’incubo che ormai da settimane sta modificando gli stili di vita di ogni italiano.
Ora che per lui il peggio pare fortunatamente essere passato, Gasparini ci invia la significativa riflessione che di seguito pubblichiamo:
Desidererei condividere una riflessione per focalizzare l’attenzione su un problema non mio, ma terribilmente reale.
Attenzione, a scanso di equivoci voglio nuovamente rassicurare: sono ammalato ma sto benino e soprattutto sono tranquillo, sereno, non ho ansie e sono certo di venirne fuori. Inoltre ho attorno tantissimi amici.
La malattia sta portando alla luce il devastante problema della solitudine che in alcuni casi diventa abbandono socio-affettivo per chi si trovi a vivere la malattia stessa in ospedale. o in isolamento domestico.
Non è facile reggere il muro delle paure, delle angosce e delle incertezze a fronte di qualcosa che non conosci. Non sai come andrà a finire e quando finirà e verso sera ecco puntuali i fantasmi che assalgono la ragione. Nel nostro piccolo qualcosa possiamo fare.
La imperante  tecnologia ha per nostra fortuna reso facile la comunicazione virtuale. Facciamo allora sentire la nostra vicinanza, vinciamo gli egoismi e gli approcci tiepidini del “politicamente corretto”.
Chi vuole rompa gli indugi. Non si faccia mancare l’affetto agli amici che sappiamo essere in difficoltà.  Telefonate brevi e messaggini diventeranno medicina della  giornata.
Luigi Gasparini

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