21 marzo 2020

Mandello. Il presidente del Soccorso: “Ancora troppo menefreghismo e questo è triste”

Quello che vediamo negli ospedali dove portiamo i pazienti è indescrivibile e quando rientrano gli equipaggi sono stremati e con gli occhi lucidi”
Giancarlo Alippi, presidente del Soccorso degli alpini di Mandello.
(C.Bott.) Corse, passeggiate e persino chiacchiere. Nonostante i divieti, le disposizioni delle autorità nazionali, regionali e locali e nonostante i controlli per limitare la diffusione del coronavirus, ancora troppe persone continuano a uscire di casa senza un valido motivo.
Accade ovunque e così nel pomeriggio di ieri, mentre si attendevano le nuove restrizioni varate dal Governo per limitare il più possibile i contagi, il presidente del Soccorso degli alpini di Mandello, Giancarlo Alippi, ha postato sulla sua pagina Facebook un messaggio inequivocabile.
“A cosa sto pensando? - ha scritto - Sto pensando che è molto triste vedere ancora il menefreghismo di tanta gente che gira indisturbata per le strade. E’ frustrante vedere gente che con grande spirito di sacrificio e senso civico impegna le proprie ferie o chiede permessi ai datori di lavoro per poter dare il proprio contributo alla comunità triplicando, se non quadruplicando i turni settimanali al Soccorso. Chi sono queste persone? Sono i volontari del nostro pronto intervento ma sono certo che è così anche per tutte le altre associazioni”.
Sono persone che hanno una famiglia - aggiungeva Alippi - che lavorano, che hanno paura come tutti del contagio, ma sanno che è loro dovere esserci, senza se e senza ma. Frustrante perché? Perché il comportamento egoistico di qualcuno rischia di veder vanificato il tuo lavoro. Quello che vediamo negli ospedali dove portiamo i pazienti è indescrivibile e quando rientrano gli equipaggi sono stremati, con 3/4 ore in più del turno normale, con gli occhi lucidi non per la stanchezza ma per il rammarico di non poter fare di più, specie quando vai a prendere qualcuno che conosci, o peggio ancora qualche parente. Questo è frustrante”.
Quindi un’ultima considerazione e un rinnovato appello del presidente: “Non finirò mai di ringraziare queste persone. Sono orgoglioso di essere il vostro “capo”, come voi siete soliti chiamarmi. Mando un abbraccio anche alle vostre famiglie che, sono sicuro, sono in ansia ogni qualvolta indossate la divisa. E un semplice accorato appello alla cittadinanza: restate a casa! Soltanto così ci aiuterete ad aiutarvi”.

1 commento:

  1. Giusto quello che dice Alippi ma vedo dalla mia finestra che alla Nostra Famiglia sono fuori i disabili e cantano .
    Purtroppo con la distanza non riesco a vedere se hanno almeno le mascherine....

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