05 febbraio 2020

Il sindaco di Varenna replica a Paolo Ferrara: “Si vergogni di quello che ha detto”

Mauro Manzoni, dal 2016 sindaco di Varenna.
Da Mauro Manzoni, sindaco di Varenna, riceviamo e pubblichiamo:
Come già argomentato in modo puntuale nell’ultimo consiglio comunale del 31 gennaio (assenti i consiglieri di minoranza Paolo Ferrara e Luigi Vitali) l’aumento del compenso del sindaco e degli assessori è stato stabilito dall’ultimo decreto fiscale del Governo, approvato a fine dicembre dal Parlamento italiano e non dal Comune di Varenna!
La legge, quindi, e non la mera volontà di una qualsiasi giunta comunale ha previsto che nei Comuni al di sotto dei 3.000 abitanti a partire dal 1° luglio 2020 scatteranno gli aumenti delle indennità.
Si precisa subito che l’attuale sindaco, quando era consigliere di minoranza, non ha mai contestato i compensi ricevuti dai componenti della precedente giunta e dal sindaco, né verbalmente né per iscritto.
Quanto alla dichiarazione del consigliere Ferrara che recita testualmente “non rendendosene nemmeno conto, in modo penoso hanno addossato la colpa alla precedente Giunta Molteni se sono stati costretti ad aumentarsi lo stipendio”, la stessa risulta palesemente falsa, se solo si abbia tempo e voglia riascoltare la registrazione audio del consiglio comunale.
L’altra palese falsità del consigliere Ferrara attiene all’esistenza di una delibera di Giunta che al 31 gennaio, come lui asserisce, avrebbe deliberato “lesta lesta” l’aumento di stipendio. Semplicemente non esiste. Ma tant’è, ci troviamo di fronte a un altro capitolo dell’attività ermeneutica di interpretazione autentica proferita dal capogruppo di minoranza. Dovremo rassegnarci.
Tuttavia ci piace fornire i seguenti elementi, da contrapporre alle solite miserevoli e petulanti considerazioni del Ferrara.
Dall’inizio del suo mandato (giugno 2016) il sindaco in carica, Mauro Manzoni, ha percepito un netto mensile di circa 440 euro, cioè esattamente la metà del suo predecessore, in quanto lavoratore dipendente.
Basterebbe moltiplicare detta somma mensile per il numero dei mesi di mandato dell’attuale sindaco (al quale la legge riconosce circa 440 euro netti, da giugno 2016 a giugno 2020), per scoprire che il “malloppo” rastrellato ammonta a circa 21.560 euro e che nei primi quattro anni di mandato c’è stato un risparmio di spesa di pari importo rispetto a quello precedente.
Valutando poi l’incidenza dell’attuale aumento sugli undici residui mesi di mandato (da luglio 2020 a maggio 2021), il risparmio complessivo rispetto a quanto percepito dal precedente sindaco Carlo Molteni sarebbe comunque di circa 17.560 euro. Sai quante torte in meno da preparare per l’asilo!
Orbene, se al consigliere Ferrara sembra così elevato l’aumento stabilito dal decreto fiscale per l’attuale sindaco, perché non ha mai contestato l’indennità mensile del precedente sindaco, di cui lui stesso era assessore, che percepiva esattamente il doppio?
A queste obiezioni non ha potuto rispondere in quanto assente alla seduta, ma - ahimè - ha esposto il suo collega di minoranza Giacomo Mellera (e di questo ce ne dispiace) a una figuraccia che soltanto lui avrebbe dovuto fare, in quanto ben consapevole dell’incontrovertibilità dei dati, anche passati.
Quanto al vicesindaco Balbi e all’assessore Del Nero si precisa che fino ad oggi non hanno mai percepito un euro, a differenza degli assessori della precedente Amministrazione e come il sindaco Manzoni si sono sempre pagati di tasca propria le spese di viaggio (treni, auto, traghetto) per partecipare agli impegni istituzionali connessi al loro ruolo e non hanno neanche mai utilizzato una vettura di servizio del Comune per qualsivoglia spostamento.
Per tornare alla scuola dell’infanzia, invocata da Ferrara come esempio, a suo dire, di istituzione trascurata dall’amministrazione comunale, segnalo come non solo si è da tempo provveduto a incrementare a suo favore il contributo annuale, ma si sono effettuate azioni concrete a supporto del suo mantenimento, benché non pubblicizzate sui giornali e sui social media.
Quanto al “magna-magna”, si vergogni Ferrara dell’espressione usata, lesiva della dignità delle persone e della politica. Chi si candida a sindaco di un comune sotto i 1.000 abitanti non lo fa certo per lucrare l’indennità di carica, a meno che non abbia secondi fini o attività lavorative che possano beneficiare, anche solo indirettamente, del suo ruolo. E sicuramente nessuno dei componenti dell’attuale giunta rientra in questa casistica.
Mauro Manzoni, sindaco di Varenna

1 commento:

  1. Complimenti Mauro per la chiarezza , precisione e tempestività della risposta . In battaglia navale si direbbe "Colpita e affondata" .

    RispondiElimina