04 aprile 2020

La sfida della ricerca al coronavirus. Il mandellese Corti ne ha parlato a Rai 2


In onda questa sera nel programma “Petrolio” un servizio sulla scoperta effettuata nei laboratori della Humabs Biomed SA di Bellinzona, dove Davide lavora
Il ricercatore mandellese Davide Corti.
(C.Bott.) A fine marzo a darne l’annuncio erano stati i giornali elvetici, che parlando della sfida al coronavirus avevano riferito della scoperta effettuata nei laboratori della Humabs Biomed SA di Bellinzona, filiale della californiana Vir Biotechnology. Lì sono stati infatti identificati alcuni anticorpi monoclonali umani in grado di riconoscere e neutralizzare il virus responsabile del Covid-19.
Uno dei ricercatori della Humabs Biomed è il mandellese Davide Corti, che da anni vive e appunto lavora a Bellinzona dopo un’esperienza italiana al “San Raffaele” di Milano.
Di quella scoperta Corti, che all’interno dell’azienda elvetica è direttore della ricerca sugli anticorpi, ha parlato questa sera poco dopo le 21 in un servizio trasmesso da Rai 2 nella trasmissione Petrolio Antivirus, programma di approfondimento condotto da Duilio Giammaria che in queste settimane si sta occupando esclusivamente dell’emergenza in atto.
La sede della Humabs Biomed SA di Bellinzona.
Corti ha spiegato che “la capacità dell’anticorpo identificato e già trasferito per la produzione a una ditta cinese e a una americana di neutralizzare il virus SARS-CoV-2 è stata confermata in due laboratori indipendenti”.
“Il nostro laboratorio lavora a ciclo continuo - ha aggiunto - e test sull’uomo potrebbero essere programmati per i prossimi tre-cinque mesi”.
Dal canto suo Filippo Riva, direttore generale della Humabs Biomed SA, ha sottolineato che “in questa battaglia non ci saranno vincitori”. “Se poi saremo noi per così dire a prevalere e a distinguerci per i risultati ottenuti e per le nostre scoperte ben venga - ha aggiunto - altrimenti andrà bene comunque. Ciò che ora conta, infatti, è soltanto vincere questa difficile sfida il prima possibile”.

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