03 aprile 2020

Lozza nei ricordi: “Era il 1976 e donai al presidente del Senato un quarzo della Val Malenco”

Nino Lozza
(C.Bott.) Raccontare Nino Lozza vuol dire anche ricordare una data, il  26 aprile 1976. Quel giorno Giovanni Spagnolli, presidente del Senato, già ministro della Repubblica e negli anni Settanta presidente del Cai centrale, partecipò a Mandello - con un’ottantina di delegati provenienti da tutta la Lombardia - al convegno regionale del Cai ospitato a Pramagno, dove oggi sorge il centro sportivo comunale.
“Arrivò in paese su un’auto blu - ci ricordò qualche tempo fa Lozza, che due anni prima di quella data aveva assunto la presidenza del Cai Grigne subentrando a Ulisse Guzzi - su cui vi era la bandiera azzurra del Senato. Con lui, soltanto l’autista”.
“Avevo conosciuto Spagnolli nel ’75 a Salò in occasione proprio dell’annuale convegno regionale del Cai - spiegava - e così l’avevo invitato a Mandello per l’anno successivo. “Il posto è molto bello”, gli disse il suo segretario. Chissà, forse fu proprio quella frase a convincerlo. Fatto sta che a Pramagno quel giorno di fine aprile di quasi 40 anni fa ebbi l’onore di ospitare quell’illustre esponente politico. Fu un vero onore e tra l’altro quel giorno la Grigna si mostrò a lui e a tutti i convegnisti stupendamente imbiancata da una fitta nevicata di primavera”.
Terminato il convegno il senatore Spagnolli andò a casa di Lozza e ammirò, apprezzandola, la sua collezione di minerali. “Ne fu entusiasta - ci raccontò Lozza con giustificato orgoglio - e apprezzò moltissimo ciò che ebbe modo di vedere. Io gli donai un bel quarzo della Val Malenco”.

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