11 novembre 2019

Gli “Aironi neri” interpretano i Nomadi. E Mandello canta con loro, contro il mesotelioma

Successo al “De André” per il concerto della tribute band. Sul palco, con i musicisti, anche Andrea Gentileschi
di Claudio Bottagisi
Sono i primi anni Sessanta quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una band. L’esordio avviene nel ‘63 e il nome scelto è Nomadi. Quel complesso segnerà con le sue canzoni il panorama musicale italiano. Su tutte, incisa nel 1972, Io vagabondo, ancora oggi brano simbolo della band e inno per diverse generazioni.
Non a caso Io vagabondo ha chiuso sabato 9 novembre il bel concerto degli “Aironi neri” al cineteatro comunale “Fabrizio De André” di Mandello. Una serata di musica e solidarietà, una serata con i brani di ieri e di oggi dei Nomadi e per raccogliere fondi da destinare al “Gruppo aiuto mesotelioma” in attività sul territorio lecchese da alcuni anni per sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare le nuove generazioni sulla pericolosità dell’esposizione alle fibre di amianto.
Promuovere eventi culturali e musicali è una delle mission dell’associazione, che fornisce anche indicazioni ed è di supporto agli ammalati e alle loro famiglie. Lo ha ricordato, Pietro Ticozzi, introducendo la serata mandellese. “Questa associazione - ha detto il presidente dell’associazione “Oikos” - si occupa di una problematica molto seria, spesso legata agli ambienti di lavoro ma anche alle abitazioni. Ecco perché siamo qui a chiedere il vostro contributo e la vostra solidarietà”. “Di mesotelioma si muore - ha aggiunto - e l’amianto continua a fare vittime. Per questa ragione il tema resta purtroppo tristemente attuale”.
“Mio padre è morto alcuni anni fa proprio per questa patologia - ha affermato subito dopo Cinzia Manzoni, presidente del “Gruppo aiuto mesotelioma” - e anche se non è mai facile fare qualcosa che ti rinnova un dolore che hai vissuto in prima persona noi ce la mettiamo tutta, con il prezioso aiuto di persone che hanno voluto a loro volta abbracciare questa causa e con il sostegno di tutti voi”.
“L’amianto è stato messo al bando trent’anni fa - ha aggiunto - ma quel minerale fibroso è ancora molto diffuso e la strada da percorrere certamente lunga. Ma noi ci siamo, per informare sulla pericolosità e sulle misure da adottare e confidando anche nell’aiuto della politica, perché la salute non ha prezzo”.
Con Pietro Ticozzi e Cinzia Manzoni sul palco c’erano anche, a inizio serata, l’assessore alla Cultura di Mandello, Luca Picariello, e Caterina Loprete, assessore a Bosisio Parini. Due amici di Andrea Gentileschi, che ormai da alcuni anni “chiama” gli “Aironi neri” a esibirsi a Mandello, ogni volta per un diverso scopo benefico.
“Andrea è un martello - ha detto scherzosamente Picariello - capace però di farsi voler bene e di entrare nel cuore delle persone”. Poi, rivolgendosi allo stesso Gentileschi e agli altri promotori dell’iniziativa, ha tenuto a precisare: “Per voi il nostro teatro sarà sempre aperto”.
“Andrea ha ideali importanti - ha affermato dal canto suo l’assessore Loprete - e ha il grande pregio di aver sempre fatto prevalere il concetto del “noi” rispetto a quello dell’“io”. E allora impegniamoci tutti nelle battaglie di solidarietà che persone come lui e come i volontari del “Gruppo aiuto mesotelioma” portano avanti con determinazione, perché soltanto con un’azione comune potremo raggiungere gli obiettivi che ci poniamo e arrivare lontano”.
Poi spazio alla musica e alle canzoni dei Nomadi, di ieri e di oggi: da Un pugno di sabbia a Dio è morto e a Ricordati di Chico, passando per La settima onda e per tanti altri brani ancora, eseguiti dagli “Aironi neri” e da Andrea Gentileschi con l’accompagnamento del numeroso pubblico, costituito da giovani e meno giovani e coinvolto dall’inizio alla fine del concerto.
In sala, con il “popolo nomade”, un nutrito gruppo di fans della tribute band. E tra loro anche Tommaso, 4 anni appena, chiamato sul palco per accompagnare l’esecuzione di Crescerai dedicato a tutti i bambini.
E nella bella serata mandellese anche un’altra dedica significativa: quella a Marco Pantani e a Felice Gimondi con il brano L’ultima salita.
Poi, prima del congedo, l’invito di Cinzia Manzoni a visitare presso la sede di Lecco dell’Associazione piccole e medie industrie in via Pergola la mostra “Liberi di respirare” a cura del “Gruppo aiuto mesotelioma” e del Liceo artistico “Medardo Rosso” e in particolare a presenziare giovedì 21 novembre alle 20.30, sempre in sede Api, alla videoconferenza dedicata all’“amianto killer” e alla presentazione della collezione di xilografie d’autore a numero limitato.
Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi, le immagini del concerto di sabato 9 novembre degli "Aironi neri" al "De André" di Mandello.

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