26 novembre 2022

Rosso, il colore di chi dice no alla violenza contro le donne. E Mandello “celebra” il 25 novembre

In piazza Leonardo da Vinci il flash mob con le ragazze di “Fattore danza”. E Adele dice: “Aiutiamo e sosteniamo chi trova la forza di denunciare ciò che subisce”

 

 
di Claudio Bottagisi
E’ un unico colore, il rosso, ad “accendere” Mandello Lario nella serata della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Rossa è la panchina voluta e inaugurata in piazza Leonardo da Vinci dal consiglio comunale dei ragazzi, rossa è la tonalità di cui si tinge la facciata del municipio al calar della sera. Rosse sono le felpe e le maglie indossate dalle ragazze della scuola “Fattore danza” di Daniela Baj protagoniste del flash mob organizzato dall’amministrazione comunale per “celebrare” il 25 novembre. Rossi sono i cartelli mostrati al pubblico a inizio serata dalle stesse ragazze. Sono nove e su ciascuno è riportata una frase che richiama immediatamente il significato della giornata e un’emergenza purtroppo difficile da eliminare. E rosso è anche il nastro esposto dalla polizia locale sulle proprie auto di servizio.
Momenti e azioni che fanno riflettere e che si propongono di accrescere la sensibilità nei confronti di una tematica drammaticamente attuale. E’ Doriana Pachera, assessore comunale alle Pari opportunità, a sottolinearlo prima che Gabriel El Seisy, 14 anni, sindaco dei ragazzi, ricordi l’importanza di “dedicare” una panchina rossa alle donne vittime di violenza. “E’ un gesto che ci è sembrato da subito molto significativo”, dice a nome del consiglio comunale dei ragazzi.




La panchina viene scoperta e una ragazza legge la frase che vi è riportata. E’ di Frida Kahlo, pittrice messicana dalla vita travagliata, e recita: “Se con un tacco ti vedi più alta, con l’amore per te stessa ti vedrai immensa”. Mandello applaude. E lo prolunga, l’applauso, per accogliere Adele, giovane donna vittima di violenza. Da lei subito un appello: “Non bisogna aver paura di denunciare e occorre essere consapevoli che anche dalle situazioni più difficili si può uscire”.
Ricorda poi, Adele, che da inizio 2022 fino allo scorso 20 novembre sono state uccise in Italia 104 donne, 52 delle quali dal proprio partner, o ex partner. Cento erano state uccise nel 2021 in una relazione di coppia o in famiglia e altre 103 l’anno precedente.



 
C’è un numero, però, da non dimenticare: è il 1522, il numero anti violenza e stalking. E ce n’è un altro, da annotare: è lo 0341-36.34.84, il numero di “Telefono donna Lecco”, associazione costituita nel 1988 con l’obiettivo di sostenere le  donne vittime di maltrattamenti e abusi che vogliono uscire dalla spirale di violenza in cui sono finite.
Adele dice: “Telefona donna è un aiuto prezioso nella ricerca di un percorso verso l’autonomia personale e per sensibilizzare ed educare al rispetto di sé e degli altri. Da  gennaio di quest’anno allo scorso ottobre sono 82 le donne che si sono rivolte a questa associazione, 54 delle quali italiane e 28 straniere”. Infine un appello rivolto a tutti: “Aiutiamo e sosteniamo le donne quando trovano la forza di denunciare quanto hanno subìto”.




Quindi un ammonimento dal sindaco, Riccardo Fasoli (“la prima violenza degli uomini è quella delle parole”), prima che a entrare in scena sia il flash mob “Nemmeno con un fiore” delle ragazze di “Fattore danza”, che in breve tempo coinvolgono a ritmo di musica buona parte dei presenti.
In piazza Leonardo da Vinci ci sono anche gli alpini, che offrono vin brulé, caldarroste e un the caldo. E stasera alle 21 al teatro comunale “Fabrizio De André”, con ingresso libero, c’è Barbablù 2.0 - I panni sporchi si lavano in famiglia su testo di Magdalena Barile. Sulla locandina dello spettacolo teatrale appesa poco distante dalla panchina appena inaugurata c’è una giovane attrice di rosso vestita. E sul monumento a Carlo Guzzi qualcuno ha appoggiato una scarpa. Rossa, naturalmente. Già, un altro richiamo al colore di chi vuol dire “no” alla violenza contro le donne.
 
















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