09 aprile 2023

Il vescovo Oscar al pontificale di Pasqua: “Impariamo a comprendere ciò che Dio vuole da noi”

In Cattedrale a Como l'omelìa del cardinale: “Dio realizza i suoi piani di bene, sempre a vantaggio degli uomini, anche se incontra ostacoli e resistenze”

Il cardinale Oscar Cantoni.
 
“Cristo è risorto. Rallegriamoci e esultiamo! Nel cuore della veglia pasquale è risuonata in questa cattedrale questa consolante notizia, che riempie oggi di gioia intensa il cuore di tutti noi. Il Vangelo di oggi ci descrive come gli apostoli Pietro e Giovanni accorsi al sepolcro, richiamati da Maria di Magdala, entrando e riconoscendolo vuoto abbiano compreso e creduto alle parole della Scrittura, che preannunciavano la futura vittoria del Messia sul male e sulla morte”. Così il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, ha introdotto la sua omelìa nella messa pontificale di Pasqua celebrata questa mattina in Cattedrale.
“Grande fu la consolazione di questi due discepoli - ha aggiunto il prelato - nell’accogliere la grazia della risurrezione del loro maestro. E’ una notizia sconvolgente, essendo essi del tutto impreparati a riceverla, nonostante il Signore avesse cercato di farglielo comprendere. Anche noi, come gli apostoli, impariamo a comprendere ciò che Dio vuole da noi. La notizia della risurrezione di Gesù ha permesso in seguito a Pietro, ricolmo di Spirito santo, di annunciarla senza timore e con decisione alla folla riunita per ascoltarlo il giorno di Pentecoste”.
“E’ la vittoria di Colui che ha fondato la sua vita nella costante fedeltà a Dio e nell’offerta del dono di sé a vantaggio di noi uomini, suoi fratelli, al di là delle loro ingratitudini - ha detto ancora il vescovo - La fede in Cristo risorto induce anche noi a essere testimoni e annunciatori della sua risurrezione, promuovendo i germi di risurrezione che scopriamo attorno a noi, destinati a crescere, nonostante il male che, come ogni giorno constatiamo, continuamente si oppone al bene e che vorrebbe prevalere nel mondo di oggi”.
Poi altre riflessioni: “Dio realizza i suoi piani di bene, sempre a vantaggio degli uomini, anche se incontra ostacoli e resistenze.
Essere discepoli alla scuola del Signore risorto non ci esonera dalle difficoltà della vita, non ci mette al sicuro, al di fuori della crudezza del vivere. Il Signore risorto ci garantisce la vittoria del bene sul male, della giustizia sulle tante discriminazioni, della verità sulla menzogna nella misura in cui siamo disposti a promuovere questa dinamica di vita nuova”.
Fino all’ultima considerazione: “Il risorto assicura a ciascuno di noi la forza del suo Spirito per diffondere attorno a noi quei germi di risurrezione che preparano e edificano un mondo nuovo. Mettiamo perciò la nostra vita al servizio del mondo riconciliato”.

Nessun commento:

Posta un commento