27 aprile 2023

“No all’autonomia differenziata che nega uguali diritti”. Ancora pochi giorni per dare l'adesione

Fino al 30 aprile si può firmare presso i Comuni di Abbadia Lariana, Barzio, Bellano, Calolziocorte, Cernusco Lombardone, Civate, Introbio, Lecco, Lomagna, Mandello Lario, Merate, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Pasturo, Taceno e Valmadrera

 
Il Coordinamento per la democrazia costituzionale della provincia di Lecco, costituito dalle associazioni Anpi, Arci, Flc-Cgil, “Renzo e Lucio” LGBT+ diritti, Udi e Uil Scuola, ricorda che rimangono pochi giorni per la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge costituzionale volta alla modifica dell’articolo 116, comma 3, e dell’articolo 117 - commi 1, 2 e 3 - della Costituzione.
Fino al 30 aprile si può firmare nelle modalità tradizionali - su moduli cartacei - presso i Comuni di Abbadia Lariana, Barzio, Bellano, Calolziocorte, Cernusco Lombardone, Civate, Introbio, Lecco, Lomagna, Mandello Lario, Merate, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Pasturo, Taceno e Valmadrera.
Fino al 5 maggio si può invece attraverso una piattaforma che consente la firma attraverso lo SPID, direttamente al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC.
“Ricordiamo che la scelta di lanciare una raccolta di firme - spiega Roberto Citterio, referente per il coordinamento lecchese - si giustifica per il fatto che una recente modifica del regolamento del Senato della Repubblica assicura che una proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da almeno 50.000 firme come la Costituzione prevede, giunga alla discussione in aula”.
“La crisi sanitaria, economica e sociale derivante dalla pandemia - aggiunge - ha posto in evidenza le intollerabili disuguaglianze, accresciute nel tempo e aggravate dalla crisi conseguente alla guerra in Ucraina, nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità e il lavoro. Si è segnalata da più parti la necessità di rafforzare il ruolo dello Stato a tutela dell’eguaglianza e dei diritti, con la formulazione e implementazione di politiche pubbliche forti finalizzate a ridurre i divari territoriali e a consolidare l’unità del paese”.
Osserva ancora Citterio: “L’urgenza di un’iniziativa così indirizzata è sottolineata dalla necessità di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza secondo le indicazioni e i tempi dati dall’Europa, mentre una pericolosa spinta in senso contrario si ricava dalle persistenti richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni senza tener conto delle esigenze di un’Italia unita e solidale”.
“E’ un impegno difficile ma assolutamente possibile - conclude - se riusciremo a mobilitare l’interesse delle tante persone che hanno a cuore l’unità della nazione e la lotta alle disuguaglianze”.

Nessun commento:

Posta un commento