15 aprile 2023

“Insidie in rete”, nel nuovo libro di Giordana Bonacina le regole per difendersi dai pericoli del web

Spiega l’insegnante mandellese: “L’intento è quello di porre l’attenzione su comportamenti, rischi, disturbi e fobie evitabili con una giusta informazione. Per una navigazione più tranquilla, “indossando” per così dire il salvagente”

Giordana Bonacina
 
(C.Bott.) Lo scorso anno, più o meno di questi tempi, era uscito La bambina invisibile, dolorosa storia di una bambina esclusa, maltrattata, messa alla gogna e derisa. Insomma “bullizzata”. Racconti di dolore, appunto, di autolesionismo, addirittura di tentati suicidi, in cui però lei rappresentava la vittima che ce l’ha fatta, che si è costruita, nonostante la sofferenza, una personalità granitica e che è riuscita in ogni suo intento, con determinazione e forza di volontà.
Poi, lo scorso autunno, Via Crucis - Diario di una rosa rossa, romanzo-diario che narra la vicenda di Gioia, nome evocativo che dovrebbe accompagnare ogni donna nel proprio cammino lungo la strada della vita. Prima ancora Giordana Bonacina, mandellese, aveva pubblicato due libri con gli alunni della scuola primaria di Lierna, dove lei insegna: Bulli di sapone e Welcome to the jungle sul difficile periodo della preadolescenza e dell’adolescenza.
Ora ecco In the net - Insidie in rete, uscito lo scorso 3 aprile su tutte le maggiori piattaforme editoriali e non (Amazon, Mondadori, Feltrinelli, Hoepli).
Qual è il senso di questo nuovo libro? A rispondere è la stessa autrice. “Il libro - dice - segue il filone degli altri, ovvero quello della “scrittura didattica” che serve a dare informazioni e dritte su un particolare argomento. In questo caso a essere esplorato è il mondo dell’IAD - Internet Addiction Disorder, dei diversi disturbi da dipendenza e dei pericoli della rete che potrebbero riguardare ragazzi o adulti, senza distinzione tra uomini e donne”.
Vuole addentrarsi più specificatamente nei contenuti di In the net - Insidie in rete?
“Premesso che ogni fenomeno ha dinamiche e “protagonisti” diversi, va detto che il tutto è narrato tramite racconti di fantasia ma assolutamente verosimili, ispirati da fatti che si possono estrapolare tanto dalle esperienze personali quanto dalla lettura dei quotidiani o dalla visione di notiziari. Lo scopo di questo volume non è assolutamente demonizzare il web e le sue risorse. Si vuole invece porre l’attenzione su comportamenti, rischi, disturbi e fobie evitabili con una giusta informazione. Per una navigazione più tranquilla, “indossando” per così dire il salvagente”. 


Ma qual è la migliore e più efficace arma di difesa?
“Iniziamo col dire che la rete ha connesso l’intero mondo e ha consentito a chiunque di fare esperienze a seconda di capacità, prerogative, inclinazioni e gusti personali. Il web è insomma un vero e proprio universo che noi possiamo tenere racchiuso nei nostri dispositivi, facendone buon uso o meno. Come per ogni cosa, la colpa degli eventuali problemi non sta nel mezzo in sé ma nel modo in cui lo utilizziamo. In rete troviamo contenuti violenti, pericolosi, illegali, spesso anonimi quindi ancor più rischiosi. Mi chiede qual è la migliore arma di difesa? E’ la consapevolezza. Ci devono sostenere il sapere come muoversi e l’essere coscienti del fatto che potremmo incappare in qualche problema. Da ignari ci si casca completamente, da informati è un po’ più difficile. L’intento di questo libro è appunto quello di informare per dare modo di entrare in rete più consapevoli, più tranquilli e pronti a reagire in caso di necessità”.
Sono previsti incontri di presentazione del suo nuovo libro?
“Certamente sì. A breve verranno organizzate serate di formazione e informazione destinate agli adulti e in quelle sedi verrà anche presentato il libro. Come per le altre mie pubblicazioni l’intento, torno a dire, è quello dell’aiuto concreto per tenersi alla larga dai pericoli”.

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