24 aprile 2023

Mandello Lario e il 25 Aprile. Corteo, cerimonia al cimitero e Michele Zucchi in sala consiliare

L’Archivio comunale della memoria locale ha intanto posizionato alla Maiola e in località “Neri” due nuove targhe con gli itinerari della lotta di Resistenza

 
(C.Bott.) Mandello Lario celebra domani il 25 Aprile, anniversario della liberazione dal nazifascismo. Il programma prevede alle 8 l’omaggio ai caduti da parte di una delegazione dell’amministrazione comunale e delle associazioni combattentistiche e d’arma presso i monumenti e le lapidi a loro ricordo.
Alle 10.15 ritrovo in piazza Leonardo da Vinci, da dove muoverà il corteo che - accompagnato dal corpo musicale mandellese - raggiungerà il cimitero del capoluogo, dove alle 10.30 verrà celebrata la messa, seguita dal discorso commemorativo del sindaco, Riccardo Fasoli.
Sono state intanto posizionate le due nuove targhe relative agli “itinerari della memoria” e, nello specifico, alla lotta di Resistenza. Realizzate dall’Archivio comunale della memoria locale, sono state collocate alla Maiola (accanto al monumento inaugurato nel 1946 ed eretto a ricordo dei partigiani Davide Gaddi, Adamo Gaddi e Battista Morganti, caduti il 26 ottobre 1944) e in località Neri, dove perse la vita Giuseppe Poletti.

 
Entrambe le targhe sono in italiano e in lingua inglese e riportano anche la mappa generale dei due percorsi che si snodano toccando le località mandellesi simbolo della lotta di Resistenza.
Il 25 aprile coincide a Mandello anche con il primo appuntamento del quinto Festival della letteratura. Alle 16.30 di domani, infatti, in sala consiliare si terrà la presentazione del libro Abbiamo detto “no” - Dieci internati militari italiani nei campi nazisti 1943-1945, a firma di Enrico Iozzelli e Susanne Wald.

 
Il libro si propone di far conoscere e approfondire la storia degli internati militari e della loro resistenza senza armi nei campi tedeschi. Una scelta carica di significati, che dimostra come sia possibile mantenere vivi i propri valori anche nei momenti più bui della propria esistenza.
Sono raccontate le vite di Peppino Camelliti, Germano Cappelli, Giuseppe Cugusi, Dario Libardi, Nildo Menin, Giuseppe Monaldi, Michele Montagano, Albino Moret, Gino Signori e del mandellese Michele Zucchi. Dieci uomini provenienti da varie regioni italiane, di età e classi sociali differenti.
 
Michele Zucchi
 
Le biografie sono accompagnate da una breve introduzione storica, che in una rapida sintesi ripercorre le tappe dell’alleanza tra Italia fascista e la Germania nazista, ponendo particolare attenzione alle vicende che coinvolsero appunto i militari internati nei lager nazisti, oltre 50.000 dei quali non fecero mai ritorno: la cattura, le sofferenze e per molti di loro la morte nei venti mesi di prigionia.
Con Enrico Iozzelli e Susanne Wald ci sarà Michele Zucchi, che lo scorso 12 marzo ha tagliato il traguardo dei 100 anni. Chiamato alle armi il 5 settembre 1942, il mandellese fu inviato a Cefalonia ed è l’unico reduce vivente della Divisione “Acqui”.
 

 

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