03 marzo 2019

Mandello. “Il divorzio” a teatro, commedia brillante il 6 aprile al “De Andrè”


Sabato 6 aprile alle 21, al “Fabrizio De Andrè” di Mandello, nuovo appuntamento con il teatro. Verrà rappresentato Il divorzio, per la regìa di Luca Ligato, con Antonio Grazioli, Laura Negretti, Gustavo La Volpe, Sacha Oliviero e Silvia Ripamonti.

Il divorzio, oltre che spassoso e divertentissimo, vuole anche essere un omaggio teatrale al cinema italiano e alla commedia tra le commedie, Divorzio all’italiana di Pietro Germi. Un capolavoro di comicità conosciuto in tutto il mondo e grazie al quale l’Italia vinse il Festival di Cannes nel 1962 come miglior commedia e ottenne l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Quel film diede origine alla commedia all'italiana e rappresentò un ironico e godibilissimo ritratto della mentalità e delle pulsioni di una certa Sicilia di provincia dell’inizio degli anni ’60 che prende di mira, con graffiante ironia e un sarcasmo a volte feroce, due situazioni di arretratezza legislativa di un’Italia in pieno boom economico: la mancanza di una legge sul divorzio, che arriverà nel 1970, e soprattutto l’anacronistico articolo 587 del Codice penale che regolamentava il delitto d’onore, abolito soltanto vent’anni dopo.
LA TRAMA
Sicilia, inizio anni ’60. Nell’immaginario paese di Agramonte vive il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè. L'uomo è sposato con l’assillante Rosalia, donna bruttina che lo ama appassionatamente ma per la quale ha perso ogni attrazione.
Fefè è infatti innamorato della bella e giovane cugina Angela e non potendo ricorrere al divorzio, non ammesso dalla legge italiana, decide di ricorrere al cosiddetto “delitto d’onore”, ma per farlo dovrà prima trovare un amante alla moglie, così da poterli sorprendere insieme, ucciderli e - scontata una lieve pena per motivo d’onore - sposare finalmente l’amata Angela.
Ma, tra calde notti estive al chiaro di luna e mandolini che suonano, il piano non andrà come Fefè spera e le cose si complicheranno.

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