01 giugno 2020

Gli alpini e la festa della Repubblica. La chiesa di Perledo si illuminerà di bianco, rosso e verde

La chiesa di San Martino a Perledo.
(C.Bott.) Gli alpini e il tricolore. Un tutt’uno, verrebbe da dire. La sera di Pasqua a illuminarsi di bianco, rosso e verde era stata la torre del castello di Vezio per iniziativa dei gruppi Ana di Varenna e Perledo e delle relative squadre di Protezione civile, che avevano voluto dare un segno tangibile della loro vicinanza alla popolazione alle prese con la difficile sfida al coronavirus.
Quella sera erano anche state intonate con la tromba le note del Silenzio e gli altoparlanti avevano diffuso l’inno nazionale.
Non è del resto una novità che in momenti particolarmente complicati come quelli attuali, tanto più in quei giorni di aprile, le penne nere scendano in campo e si schierino in prima linea appunto a sostegno delle popolazioni e per dare loro un ideale conforto. Da qui il segnale che la cooperazione tra solide realtà del territorio è un punto di forza per superare l’emergenza.
Ora una nuova iniziativa, sempre nel segno del tricolore e sempre con in prima fila gli alpini del gruppo di Perledo guidato da Osvaldo Cesana. Questa volta a illuminarsi con i colori della bandiera italiana in concomitanza con il 2 giugno, dunque con la festa della Repubblica, sarà la chiesa parrocchiale di Perledo dedicata a San Martino.
La facciata dell’edificio religioso, che domina la vallata sottostante, si “accenderà” sia questa sera alle 21 sia all’imbrunire di domani, per spegnersi soltanto a mezzanotte.
La sfida al Covid-19 non è ancora vinta. E le penne nere vogliono fare la loro parte fino in fondo.
La torre del castello di Vezio la sera del 12 aprile scorso.

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