06 novembre 2019

Il sindaco di Lierna: “La polemica su piazza IV Novembre è politica e strumentale”

Silvano Stefanoni: “E i nipoti di Castiglioni perché non ricordano correttamente come si sono svolte le vicende che hanno legato lo scultore al nostro paese?”
“Nelle ultime settimane la nostra bella Lierna è salita alla ribalta della cronaca per volontà di pochi, che hanno montato ad arte una protesta pseudo-ecologista con chiara matrice politica. Ritengo fondamentali, in una democrazia, i contributi di un’opposizione costruttiva e la libertà di gradimento di un progetto, che nasce dalla definizione personale, oggettiva e emotiva, di bellezza, ma mi sorprendono le richieste della minoranza in merito alle affermazioni sulla documentazione dei lavori di piazza IV novembre all’indomani dell’inizio degli stessi, considerato che tutti i documenti ufficiali sono in loro possesso dall’avvio dell’iter di 5 anni or sono, comprese le approvazioni di tutti gli enti preposti, avvenute nei mesi successivi fino ai giorni nostri”.
Silvano Stefanoni, dall'estate scorsa sindaco di Lierna, torna sul “caso” dei lavori di riqualificazione di piazza IV Novembre e in una nota scrive: “Non riesco a esprimermi sugli pseudo-ecologisti che non si sono fatti vivi per  visionare la documentazione, come molti altri
cittadini hanno fatto, e limitandosi ad ascoltare una sola campana si sono impegnati a diffondere come verità questa versione dei fatti su Facebook, giornali, eccetera”.
“E i nipoti di Castiglioni, famoso scultore che per molti anni ha vissuto a Lierna - aggiunge il primo cittadino - perché non ricordano correttamente come si sono svolte le vicende che lo hanno legato al nostro paese? Castiglioni è tornato a essere conosciuto ai più soltanto grazie all’Amministrazione in carica negli ultimi 10 anni, perché la storia lo aveva oscurato quasi completamente per aver lavorato nel ventennio fascista”.
Silvano Stefanoni, sindaco di Lierna.
“Soltanto l’Amministrazione Zotti, infatti, nel 2009 ha portato a Lierna una donazione in pessimo stato di conservazione in quanto stipata per anni in un magazzino fatiscente. Forse, se l’avessimo lasciata lì, ora non ci sarebbe più un’eredità Castiglioni, ma solo quello che l’esposizione alle intemperie avrebbe salvato, cioè nulla. Quando i nipoti Castiglioni affermano che il nonno si rivolta nella tomba hanno perfettamente ragione, ma non per il restauro conservativo della scalinata, composta da ben 18 gradini, interrotta da una pertinenza di passo carrabile fatto nei primissimi anni Sessanta, quando lo scultore era ancora in vita. Il nonno si rivolta nel loculo perché la sua tomba nel cimitero del paese è stata dimenticata per anni da tutti i parenti e resa visibile soltanto dalla nostra Amministrazione nel 2009 e successivamente mantenuta dall’Associazione Castiglioni”.
Silvano Stefanoni così prosegue la sua nota: “Inoltre il restauro delle numerose opere  della donazione continua a gravare dal punto di vista economico esclusivamente sui cittadini liernesi e, probabilmente, questo debito non si potrà estinguere in breve tempo. Non mi risulta che i nipoti Castiglioni abbiano mai contribuito alla manutenzione del ricordo del nonno”.
E ancora: “Nelle ultime elezioni comunali Piero Castiglioni era in lista con il candidato sindaco Corrado Rumi. Quest’ultimo è stato l’architetto che, come assessore  nella precedente Amministrazione, ha seguito il progetto di piazza IV Novembre dal 2009 al 2018. Quindi, se la sua lista avesse vinto le ultime consultazioni elettorali e lui fosse stato eletto, l’ingegner Piero Castiglioni avrebbe sconfessato il suo sindaco?”.
“Vorrei infine ricordare ai nipoti Castiglioni - osserva sempre il primo cittadino - che i liernesi hanno da anni onorato il ricordo del loro nonno, intitolandogli non una stretta via interna al paese e nascosta alla maggior parte dei turisti che animano le nostre strade, le piazze e le spiagge in estate, ma il lungolago centrale di Lierna”.
“Anche le interrogazioni in consiglio regionale di Raffaele Straniero del Pd e di Raffaele Erba del Movimento 5 Stelle mi hanno lasciato alquanto perplesso - scrive ancora Stefanoni - perché neppure loro si sono rivolti in Comune per avere la documentazione o qualsiasi chiarimento al riguardo, ma si sono mossi basandosi esclusivamente sulle informazioni ricevute e sulla strumentalizzazione politica, accusando di deturpazione di un bene monumentale e ambientale e minacciando la revoca del contributo della Regione Lombardia legato alla riqualificazione della piazza”.
Quindi gli affondi conclusivi: “Al contrario la Regione, la Sovraintendenza e tutti gli enti coinvolti, grazie alla loro indiscussa competenza,  non hanno sottovalutato alcun dettaglio e tanto meno hanno dato parere favorevole all’abbattimento di 8 cipressi se la loro presenza non fosse stata ritenuta pericolosa per l’incolumità dei lavori che si andavano a intraprendere e se la loro stabilità futura non fosse messa in discussione. In accordo con tutti gli enti sopracitati i cipressi verranno ripiantati già a una certa altezza, la fontana verrà restaurata e saranno ripristinati i giochi d’acqua e la scalinata verrà anch’essa ripristinata, conservandola per intero. Tutto ciò è verificabile nella documentazione del progetto depositato”.
E un’ultima considerazione: “L’amministrazione comunale, la Regione Lombardia e tutti gli enti interessati si sono impegnati a preservare, curare e tutelare sia il bene storico-monumentale sia quello ambientale. A questo punto mi sia consentito concludere con una domanda a tutti i membri del comitato pseudo-ecologista, a cui appartengono molti candidati di una lista sconfitta alle ultime elezioni: dove rivolgevate il vostro sguardo quando a ridosso della più bella riva del lago di Lecco, e parlo di “Riva bianca”, è stata realizzata una zona industriale i cui capannoni sono ben visibili a tutti, liernesi e turisti, come grandi arnie per api giganti per niente mimetizzati nel contesto ambientale? Sicuramente l’allora minoranza non ha strumentalizzato a fini politici questo obbrobrio e gli pseudo-ecologisti forse erano a caccia degli sciami di api giganti per le grandi arnie!”.

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