14 marzo 2020

Aism annulla “Bentornata gardensia”. “Ma ora più che mai abbiamo bisogno di tutti”

Anche nelle piazze del Lecchese ogni anno venivano offerte gardenie e ortensie a sostegno delle persone affette da sclerosi multipla

“Stiamo vivendo un’emergenza senza precedenti, che ha cambiato improvvisamente le priorità di tutti noi. Siamo tutti invitati a restare a casa per ridurre le occasioni di contagio da coronavirus e a spostarci solo per necessità gravi. Per questo, con senso di responsabilità verso le persone con sclerosi multipla, i 13.000 volontari che ci accompagnano in ogni evento, tutti i nostri sostenitori e concittadini, abbiamo annullato l’evento “Bentornata gardensia”, in programma dapprima per il 6, 7 e 8 marzo poi per il 20, 21 e 22 di questo mese. Una scelta sofferta ma necessaria, che avrà conseguenze pesanti perché vengono a mancare improvvisamente circa 3,5 milioni di euro che ogni anno ci consentono di offrire aiuto concreto alle persone affette da sclerosi multipla”.
Francesco Vacca, presidente nazionale dell’Aism, e Mario Alberto Battaglia, alla guida della Fism, ufficializzano la decisione di annullare l’appuntamento che ogni anno vedeva l’associazione offrire gardenie e ortensie anche in molte piazze del Lecchese.
Le persone con sclerosi multipla - spiegano - rischiano di essere colpite due volte dalla crisi sanitaria e sociale scatenata dal coronavirus: oggi, poiché siamo costretti alle restrizioni come tutti, vediamo ridotti i servizi di cui abbiamo bisogno. E molti di noi a causa della fragilità del sistema immunitario devono adottare ancora più cautela. Domani, quando tutto questo sarà finito, vogliamo continuare a garantire gli aiuti e le attività che abbiamo sviluppato per sostenere e migliorare la nostra vita, dal trasporto con mezzi attrezzati per le carrozzine per andare dai terapisti della riabilitazione o per le visite di controllo, fino all’aiuto domiciliare di chi si muove a fatica e necessita di essere sostenuto nelle attività quotidiane”.
“In questi momenti - aggiungono Vacca e Battaglia - noi stiamo facendo di tutto per riconvertire i servizi, ma ci preoccupa enormemente anche cosa riusciremo fare una volta finita l’emergenza, quando non avremo i fondi per portarli avanti. E’ un’emergenza nell’emergenza che rischia di lasciare sole le persone più fragili. E in questo momento così difficile abbiamo bisogno di avere tutti al nostro fianco, perché soltanto rimanendo insieme potremo continuare il nostro lavoro per tutte le persone coinvolte nella sclerosi multipla”.

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