04 marzo 2020

Silverij: “Via Mazzini dimenticata e mortificata, aspettando la campagna elettorale”

"Fondo stradale in pessime condizioni, mozziconi di sigarette, escrementi di cani. E i residenti costretti anche a schivare moto e motorini"
Via Mazzini a Mandello.
Da Francesco Silverij, per lunghi anni pubblico amministratore a Mandello, in consiglio comunale fino ai primi mesi del 2018, riceviamo e pubblichiamo:
A memoria non ricordo, nel recente passato, una tornata elettorale nella quale non figurasse, all’interno dei diversi programmi elettorali, la promessa di una particolare attenzione e promozione dei vecchi nuclei. La riqualificazione di Molina ne è un tangibile e lodevole esempio, a tal punto che i suoi abitanti si sono costituiti in associazione e promuovono simpatiche e seguite iniziative.
Insomma Molina “caput mundi”, con buona pace di altre realtà che sono state dimenticate e mortificate dall’assoluta mancanza di interventi. Mi riferisco - e non a caso, perché ci abito - a via Mazzini, importante collegamento pedonale protetto tra via Dante e Maggiana.
Uno scorcio breve ma che meritava e merita più attenzione. Il suo fondo stradale è un rattoppo di diversi asfalti a tratti diventati buche, tombini e piastre di ferro che solo Iddio sa cosa coprono. Per non parlare delle cicche di sigarette e delle cacche dei cani, testimonianze di una crescente mancanza di senso civico certamente favorito dalle condizioni di abbandono cui la via viene lasciata.
Senso civico che per fortuna non manca a qualche residente, che sempre più spesso vedo “armato” di secchio e paletta per un utilizzo che non gli competerebbe ma che gli fa certamente onore.
Uno scorcio, via Mazzini, dove molti hanno riqualificato le facciate e gli ingressi delle loro case e che oggi si trovano, unitamente a quanti la percorrono, a schivare moto e motorini. Sì, perché in assenza di qualsivoglia controllo e pur in presenza di una chiara se non vistosa segnaletica di divieto di transito, la via viene percorsa quasi con senso di sfida.
La presenza di uno storico negozio di fiori e, da qualche anno, anche di un ristorante testimonia la voglia di “vivere” di via Mazzini, i cui abitanti sperano ancora in un’attenzione fin qui negata. Ma tra poco si aprirà la campagna elettorale e allora speriamo che dalle chiacchiere, inevitabili nell’occasione, si passi finalmente ai fatti.
Anche Motteno potrebbe veder nascere la propria associazione e così recuperare, con essa, la sua storia.
Francesco Maria Silverij

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